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giovedì 30 agosto 2012

Occidente "zombie", almeno fino al 2016. Nessuno ne parla, i “paperoni” lo sanno e speculano arricchendosi.

                                                                               Colonna sonora consigliata per l'articolo:
                                  http://www.youtube.com/watch?v=2Y4UYKmQ_EA&feature=fvwrel

Amici lettori,
scrivo questo articolo, perché è arrivato il momento giusto per farlo. C’è la crisi, c’è la crisi, sinceramente non se ne può più di sentirsi dire ogni giorno da parte dei media che dovremmo rassegnarci ad una vita più sobria. Questo meccanismo sta alimentando il problema, rendiamocene conto. Oramai se non intercettiamo la parolina magica, “crisi” nell’arco della giornata
ci preoccupiamo.Dunque con questo testo, vorrei, se mi seguirete, dimostrarvi che in realtà l’uscita dalla crisi, almeno per i mercati è lontana anni luce. Questo DEVE servire non per deprimersi ulteriormente, ma per rilanciarsi ed alzare la testa iniziando a riconquistare una condizione di benessere, mentale e fisica che vacilla e  si è troppo logorata negli ultimi anni. SHOW MUST GO ON. Ciò riguarda soprattutto l’occidente che rischia grosso nei prossimi anni, in particolare l’Europa con le sue mille problematiche. Ai piani alti non pensate che anche l’America se la stia spassando bene. Sicuramente sono più rodati sull’intervenire con mezzi e sistemi più efficaci (Fed) di quelli europei avendo già alimentato e risolto la crisi del fatidico 1929 che oggi tutti ricordiamo.
Voglio passare in rassegna cosa gli economisti e gli esperti del settore, la voce più oggettiva hanno da dire al riguardo:

1)      Neocommento di Nouriel Roubini, docente della facoltà di economia presso la New York University:

il triennio 2013-2016 sarà peggio del 2008

"Peggio perché come nel 2008 ci sarà una crisi economica e finanziaria, ma a differenza del 2008 si è a corto di contromisure. Nel 2008 si potevano tagliare i tassi di interesse, fare QE1, QE2, varie misure di stimolo fiscale, e tanto altro. Oggi i QE stanno diventando sempre meno efficaci perché il problema è di solvibilità, non di liquidità. I disavanzi di bilancio sono già troppo grandi e non è possibile salvare le banche, perché 1) c'è una forte opposizione politica, e 2) i governi sono prossimi a essere insolventi - non possono salvarsi da soli, figuriamoci salvare le banche. Il problema è che siamo a corto di conigli da tirare fuori dal cappello".

2)      George Soros, uomo e proprietario di ricchissimi Hedge Funde dice:

“Siamo convinti che l’Europa sia un sonnambulo che cammina verso un disastro di proporzioni incalcolabili. Il senso di una crisi senza fine, con una pedina del domino che da un momento all’altro potrebbe cadere su tutte le altre, deve assolutamente essere invertito”.

poi

“Sembra vada ben oltre la dietrologia l’ipotesi che l’8 febbraio del 2010 alcuni imponenti hedge fund – Soros, Paulson, Greenlight, Sachs e Sac Capital – stabilirono un attacco simultaneo all’euro durante una cena segretissima. L’accusa è contenuta in un’inchiesta effettuata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Appaiono quindi quasi paradossali le proposte formulate da Soros per salvare l’euro, in quanto provengono proprio da chi si è guadagnato negli anni la fama di specialista nel mettere in ginocchio le monete. In un’intervista rilasciata lo scorso giugno a Bloomberg, l’investitore di origine ungherese ha suggerito ai governi europei di creare unredemption fund, plasmato appositamente per erodere progressivamente il debito pubblico.”

rendiamocene conto.

Predicare A e investire su B per un guadagno grande, veloce e sicuro.  Come dire  1 + 1 = …2!! Bingo!

In ultimo posto due immagini che non fanno altro che confermare la mia tesi.
Questo è l’andamento  dei prezzi del cambio euro-dollaro con relativa previsione fino al 2016.


E’ EVIDENTE la svalutazione costante dell’euro nei confronti del dollaro. E’ molto probabile che si arrivi alla parità con esso nel 2016. 1€ = 1$
Qui troviamo invece l’indice Standard e Poor’s 500, il più importante indice azionario americano; è sempre indicata la relativa previsione dei prezzi fino al 2016.


Vedete? In linea con quanto dice il professore Roubini  sembra proprio che ci separi solo una lenta e interminabile discesa dei mercati al 2016.
Ora, il messaggio che vorrei mandare a chi legge questo articolo è il seguente: eravate all’occorrenza di tutto ciò? Oppure vi siete semplicemente fidati di quello che hanno da sempre propinato i media? Purtroppo le notizie che arrivano alla gente, ai cittadini, sono troppo spesso frammentate e superficiali, non servono a nulla, se non a incatenare noi stessi all’idea che c’è la crisi senza la possibilità di reazione, di riscatto.

USCIRE DALLA CRISI E’ POSSIBILE, SERVE UN RISVEGLIO DELLE MENTI, SERVE VOGLIA DI NON ESSERE PIU’ SCHIAVI E SOPRATTUTTO SERVE LA VOGLIA DI TORNARE A VIVERE E SOGNARE UN FUTURO MIGLIORE.

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