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martedì 25 settembre 2012

L'Italia che conta.

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Technogym lancia la Wellness Valley

SABATO PROSSIMO IL GRUPPO DI NERIO ALESSANDRI INAUGURA IL NUOVO STABILIMENTO IPER HI-TECH E IPER SOSTENIBILE. MA IL VERO OBIETTIVO DELL’IMPRENDITORE È QUELLO DI REALIZZARE NELLA ZONA TRA LE COLLINA DI CESENA LA SILICON VALLEY DEL BENESSERE                 

                                                                                                                                                                                                 Jenner Meletti

Cesena Mele verdi e rosse, in grandi cesti, nella hall che sembra quella di un hotel cinque stelle e negli uffici. La fabbrica più bella d’Italia sarà inaugurata sabato 29 settembre (con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con l’ex Presidente Usa Bill Clinton) ma è già in funzione. Grandi prati verdi, un laghetto. In un’Italia dove troppi, dall’Ilva al Sulcis, sono costretti a una lotta disperata per difendere un lavoro da disperati, il Technogym Village sembra un miraggio: 1.200 persone - oltre 200 fra ingegneri, architetti e ricercatori e 900 operai - costruiscono le macchine per la salute che per il 90% saranno vendute fuori dall’Italia, confermando la leadership di un’azienda che ha già attrezzato 65.000 centri Wellness e 100.000 abitazioni in 100 Paesi del mondo. Non si fanno turni, nella «fabbrica a misura d’uomo» progettata da Antonio Citterio e Patricia Well. Per la pausa pranzo puoi decidere se fermarti un’ora o due. C’è il ristorante a chilometri zero - tre menù al giorno, uno è vegetariano - e ci sono la palestra e la Spa, con bagno turco, piscina, idromassaggio. «Chi lavora - dice Nerio Alessandri, classe 1961, il fondatore della Technogym - ha diritto alla salute. Wellness vuol dire stare bene e deve stare bene anche chi prepara i progetti e costruisce le nostre macchine ». In una grande sala, un piccola foto racconta l’inizio dell’avventura. Mostra un garage, in via Mentana 44, a Calisese
sulle colline di Cesena. Si vede un Hack squat, un attrezzo che un tempo funzionava con pesi e bilancieri. «Io ho pensato a una macchina diversa, più semplice da usare, più sicura e assistita. Ho messo assieme la mia passione per la meccanica da ragazzo mi costruivo i motorini da solo - e quella per la ginnastica». L’attrezzo fu costruito e venduto 29 anni fa a una palestra di Cesena ed è stato ricomprato quest’anno e sarà mostrato nel Village il giorno dell’inaugurazione. «Mio padre era capomastro. Lavoravo nel garage il sabato e la domenica e mio padre teneva fuori la sua 850. Dalla mia famiglia ho imparato che, per costruire cose buone, ci vogliono spirito di sacrificio, senso del dovere, passione, creatività ed umiltà. Ho inventato il Wellness quando imperava il Fitness degli americani. Io ho pensato ad attrezzi per tutti, non solo a chi voleva farsi i muscoli. Attrezzi funzionali ma anche belli. Per donne e non solo per uomini. Con una buona meccanica ma anche con l’informatica. Sono nate qui le prime macchine con la tv, internet e misuratori del battito cardiaco. Avevo un’ossessione: battere gli americani. E ci sono riuscito, anche se all’inizio non potevi mettere “Made in Italy” perché sarebbe stato controproducente. L’Italia, allora, era conosciuta solo per la moda». Il passo in avanti è arrivato con Technogym Total Solution, una proposta su misura per ogni singolo cliente, con pacchetti che contengono attrezzature, software per l’allenamento, servizi come l’Interior Design, la consulenza, la formazione e l’assistenza post vendita. «Il segreto? Mettere al centro l’uomo. Senza salute non ci può essere uno sviluppo sostenibile. E’ stato calcolato che un meno 10% di malattie cardiovascolari equivale a 1 punto in più di Pil, e con il Wellness la riduzione può arrivare al 40%. Grandi successi si ottengono anche contro il diabete, la depressione, i tumori. L’uomo è nato per muoversi. I nostri primi antenati, per procurarsi il cibo, camminavano per 30 o 40 chilometri al giorno. Ora in media non si arriva a 1 chilometro al giorno e l’obesità affligge una parte importante del mondo». Sugli ascensori una grande scritta invita comunque a fare le scale. Molte salette di riunione sono senza sedie, per permettere una posizione eretta e anche per finire prima. «Stare bene - dice Nerio Alessandri, che si definisce un “imprenditore sociale” - conviene a tutti. Al governo che risparmia sulla spesa sanitaria, alle aziende che hanno meno assenze per ma-lattia, alla gente che così vive meglio. Dieci anni fa abbiamo dato vita anche a una fondazione, con la quale ad esempio facciamo progetti di educazione alla salute per 15.000 bambini di Cesena e portiamo 10.000 anziani nei parchi, con gli istruttori, per fare ginnastica. Non siamo solo venditori di macchine, sia pure le migliori del mondo. Sulla salute vogliamo diventare consulenti, a livello mondiale, per governi, aziende e persone». La ricerca resta la punta di diamante. «Il Technogym Village è il luogo dove i nostri architetti, ingegneri, medici e istruttori progettano il futuro. Non si tratta solo di un piano aziendale. Vogliamo che la Romagna diventi la Wellness Valley, punto di riferimento mondiale per la salute». Tutto questo, semplicemente, «si può fare». Basta guardare il nuovo Village e pensare al garage di 30 anni fa. «In fondo, vendere Wellness agli americani è stato come vendere birra ai tedeschi. Ci sono riuscito. Basta ripetersi ». Qui sopra, Nerio Alessandri, fondatore e numero uno della Technogym. A lato, il nuovo stabilimento che è il cuore del Technogym Village.

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